Genitori su Facebook contro dirigente scolastica. Mariarosaria Stanziano: basta a madri e padri che attaccano scuola e autorità

CERCOLA - All’I.C. “De Luca Picione – Caravita” di Cercola genitori inveiscono contro la dirigente scolastica. La preside dell’I.C. “De Luca Picione- Caravita”, dottoressa Mariarosaria Stanziano, replica così ad un gruppo di genitori che hanno postato alcune dichiarazioni sul servizio di rete sociale Facebook in merito alla refezione scolastica. «Il profilo della nostra Istituzione scolastica è stato temporaneamente sospeso con una copertina nera in segno di delusione e protesta per quanto accaduto nei giorni scorsi con il commento di un genitore (già segnalato al garante della privacy del sistema Facebook in quanto responsabile di commenti lesivi dell'immagine del dirigente scolastico).

Prosegue la dirigente Stanziano: è ovviamente necessario dare qui una spiegazione più diffusa di quanto accaduto. Nel rispetto soprattutto di quella fascia di utenza o amici della scuola che legge e non comprende la sequenza dei fatti, né quanto realmente accaduto. All'inizio del corrente anno scolastico otto genitori della classe V B del plesso capoluogo ha presentato alla scrivente una istanza scritta in cui si chiedeva di consentire l'uso del pasto autonomo mandato da casa in sostituzione della mensa scolastica adducendo svariate motivazioni quali i costi alti del pasto giornaliero (da un euro e cinquanta a pasto ai tre euro per i non residenti), la qualità discutibile di detti pasti, il mancato gradimento degli stessi ai propri figli. In allegato producevano documentazioni in appoggio all'uso autonomo del pasto scolastico come libertà del genitore ed in accordo con gli organi competenti (ASL, Comune e Consiglio d'Istituto).

E' bene ribadire qui che la mensa scolastica è un argomento cardine nella nostra scuola. Ad occuparsene anche il Comitato Genitori Mensa Scolastica della De Luca Picione.

La sottoscritta provvedeva a rispondere che anche per Cercola come per tutti i comuni d'Italia la mensa è di competenza dell'Ente Locale che provvede ad offrire un servizio che diventa co-finanziato per supportare le famiglie con basso reddito o a titolo gratuito per le famiglie con ISEE pari a zero o per figli disabili e che quindi l'eventuale abolizione del servizio mensa (possibilità paventata nella missiva) andava comunque discussa anche presso l'Ente Locale.

Per quanto attiene al Regolamento di Istituto, l'argomento è stato più volte dibattuto: basta vedere i verbali del consiglio che a richiesta, possiamo pubblicare anche qui. L'uso del panino non è consentito per i seguenti motivi:

1) Se c'è una mensa comunale i bambini devono poter vivere questo alto momento di condivisione e socializzazione tutti insieme mangiando tutti le stesse pietanze ed apprendendo le regole dello stare in tavola, della socialità positiva e del rispetto della regola;

2) Il cibo mandato alle 8 da casa in cartella deperisce facilmente considerando che nelle aule fa caldo, in inverno anche con termosifoni accesi e non può essere giustamente conservato in ambienti termici come avviene per il cibo della mensa scolastica che viene altresì trasportato in contenitori caldo/freddo;

3) Introdurre "il panino" o cibo inviato da casa significa esporre tutti (alunni, maestri, dirigente e famiglie stesse) ad un pericolo qualora i bambini che sono piccoli e quindi ingenui, possano far assaggiare inavvertitamente una pietanza ad un compagno e magari provocare effetti di allergie o intolleranze;

4) I genitori che iscrivono i figli presso la nostra scuola sanno e sono messi subito all'atto dell'iscrizione, a conoscenza che ci sono due prolungati con mensa comunale e cinque mense settimanali per il tempo pieno e la scuola dell'infanzia;

5) Tuttavia ai genitori che non intendono avvalersi del servizio mensa, viene data la possibilità di prelevare i figli alle ore 13,15 farli mangiare a casa e riportarli a scuola entro le 14. Oppure se l'abitazione è lontana, far mangiare il pasto autonomo fuori scuola (giardino, panchine, auto... o dove i genitori ritengono più opportuno). Ciò avviene in tutte le scuole dove non è consentito effettuare un regime misto mensa/pasto autonomo per le ragioni sin qui spiegate;

6) Durante le attività laboratoriali pomeridiane, QUINDI FUORI L'OBBLIGO SCOLASTICO, i genitori che aderiscono a detti progetti (una o due volte alla settimana) in forma assolutamente volontaria possono decidere di far partecipare i propri figli e poiché la mensa scolastica non è garantita, in quanto orario non obbligatorio (trenta o quaranta ore ) ci si può avvalere del pasto autonomo che può essere consegnato ai bidelli entro e non oltre le ore 12 per evitare che il panino si alteri o deperisca fuori dal frigo.

Queste le motivazioni che animano il nostro consiglio di istituto.

Agli otto genitori della V B è stato spiegato con una lettera scritta indirizzata anche all'Amministrazione comunale ed ai genitori tutti e che è stata affissa ai plessi in formato A3, quanto esposto sin qui.

Nonostante questo il lunedì ed il giovedì gli otto bambini hanno avuto in cartella dalle ore 8 il panino mandato da casa.

Quindi sono stati contattati telefonicamente i genitori e pregati di venire a scuola e far consumare il pasto fuori o a casa. Non tutti hanno risposto. Non tutti sono venuti. Pertanto gli otto bambini sono stati accompagnati fuori, in giardino dalla maestra Caterina La Marca che ha vigilato mentre i piccoli consumavano il pasto autonomo. Sopraggiunte solo tre mamme dei bambini in questione, anziché portare i piccoli a mangiare a casa, hanno scattato fotografie con i cellulari, ai loro stessi bambini che consumavano il pasto in giardino. Fotografie scattate in area di pertinenza della scuola, dove la scrivente è direttamente responsabile, foto scattate ritraendo i visi degli allievi, senza che ancora fossero state sottoposte all'attenzione dei genitori le consuete liberatorie annuali in cui si autorizza all'uso di riprese cine-fotografiche negli ambienti scolastici ed extra.

Tali foto sono state stampate e messe a corredo di una denuncia fatta alla scrivente ed indirizzata al Sindaco e quindi rese pubbliche in quanto consegnate all'ufficio del protocollo, con evidente nocumento dei minori ritratti in dette fotografie.

Lunedì gli otto bambini della V B avevano ancora i panini nella cartella. Sono stati contattati telefonicamente i genitori, affinché venissero ad assistere gli alunni durante il consumo del pasto autonomo ma detti genitori non hanno risposto; pertanto, onde evitare altre polemiche e foto inopportune nel giardino, la scrivente ha disposto che gli otto bambini venissero condotti nella presidenza dove c'è un bel tavolo lungo da lavoro per accomodarsi e consumare il pasto al coperto e seduti. Gli alunni erano accompagnati e vigilati dalla docente di classe che è stata presente per tutto il tempo del consumo della mensa autonoma. In presidenza erano presenti alcuni genitori a colloquio con la dirigente scolastica. Nessun allievo è stato intimorito, mortificato o redarguito. La scrivente ha solo ribadito quanto sin qui esposto e che il pasto autonomo può essere consumato a casa o fuori scuola ma alla presenza dei genitori e che si augurava di non avere di nuovo i bambini ospiti il giovedì giornata di prolungato e di mensa.

Nel frattempo sopraggiungeva un papà di cui non ricordiamo le generalità che ha minacciato ed inveito contro la scrivente urlando come un ossesso in un luogo pubblico quali sono gli uffici di presidenza e di segreteria di una scuola statale. Si è reso quindi necessario chiamare la tenenza dei carabinieri di Cercola per placare tale furia. Intervenuto il Maresciallo Ferrara, attuale responsabile della stazione cercolese, sono stati spiegati i termini della questione ed il papà è stato invitato ad allontanarsi. Dopo di che gli alunni hanno fatto ritorno nella propria classe sempre accompagnati dalla docente responsabile.

Ieri la sottoscritta ha ricevuto per conoscenza due denunce scritte corredate dalle fotografie in pieno viso dei bambini, come già descritte sopra, indirizzate al Sindaco (ma non depositate presso i Carabinieri di Cercola), in cui l'accusa che le viene mossa è di aver "maltrattato" questi alunni, di aver infierito su di loro, di averli intimoriti e spaventati e obbligati a consumare il pasto in un luogo non consono.

Alle ore 12 ha ricevuto due mamme della V B: durante tale colloquio che è iniziato nelle modalità più consone e serene, sono stata apostrofata come incompetente, non aggiornata, rigida, violenta con i bambini ed aggressiva... offesa così con questi toni e queste modalità in casa mia.

A questo punto la scrivente con tali denunce si è recata presso il comando dei Carabinieri di Cercola alle ore 15 ed ha sporto regolare denuncia contro gli otto firmatari delle missive...

E' la prima volta che Mariarosaria Stanziano fa un'azione simile. 

E' la prima volta che la preside Stanziano denuncia un genitore...

E' la prima volta che la signora Stanziano deroga ad una regola interiore che è quella di mediare, essere sempre disponibile al colloqui, aperta, empatica... serena e sicura nella propria competenza professionale ed umana.

La denuncia è scattata per un solo unico motivo: i genitori che fanno una cosa simile stanno insegnando questo ai propri figli: c'è una regola (la mensa scolastica ed il panino fuori)?
Bene, la regola si può calpestare, infrangere. 

Il panino in cartella dalle otto e vai a scuola. 

Vai in giardino a mangiare con la maestra? 

Io non vengo a prenderti un minuto per farti rifocillare seduto a casa, bensì ti fotografo nel cortile della scuola per fare guerra alla preside (che è l'autorità massima della scuola).

Ecco, ecco cosa Mariarosaria Stanziano condanna. L'atteggiamento diseducativo di otto genitori che pur conoscendo bene le regole dell'istituto, le ignorano... trasmettendo ai bambini questo dogma... se c'è una regola la possiamo scavalcare.

No. Mi dispiace. Io non ci sto. Sono a capo di una comunità scolastica da 10 anni (e non forse da nove...) ho speso tutte mie energie nella scuola trascurando spesso i miei stessi figli, la famiglia, mia madre... non prendo ferie... non mi assento... non mi ammalo... sono al mio posto.. al mio posto SEMPRE.. per vedere cosa? Che quello che noi inculchiamo nei nostri alunni, nei vostri figli viene spazzato via con un colpo di vento.

No. Dico basta ai genitori tracotanti che attaccano scuola ed autorità anche quando sono nel torto.. che offendono me, le maestre, la comunità che mi pregio di dirigere. 

Ho fatto tante cose per questa scuola... tante... dalle attività extrascolastiche, ai lavori di ammodernamento dei plessi, dalle LIM in ogni classe ai PC a tutte le maestre... dagli eventi alle partecipazioni a bellissime visite guidate.

No. Basta. E' inverosimile che accada questo. Prendo le distanze.

E Mi tutelo.

E Mi difendo».

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