Mario Pelle Ceravolo, past president di Aicpe: Ivo Pitanguy geniale, il più famoso chirurgo plastico al mondo

ROMA - Scomparsa di Pitanguy, Aicpe: "È stato il maestro di tutti noi". Il ricordo di Pelle Ceravolo, per 6 anni suo assistente. Dichiarazione dell'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) sulla scomparsa del chirurgo plastico brasiliano Ivo Pitanguy, con il ricordo del past president Mario Pelle Ceravolo, che ha lavorato con lui per diversi anni. «Molti possono fregiarsi del titolo di professore, pochi di quello di Maestro: Pitanguy è stato il Maestro, direttamente o indirettamente, di tutti noi. A lui l'onore e il rispetto che si deve ai grandi della storia». Un ricordo particolare è quello di Mario Pelle Ceravolo, past president di Aicpe, che è stato il braccio destro di Pitanguy, nella sua clinica in Brasile, tra gli anni '70 e '80: «Ho passato sei anni al suo fianco ed è stata l’esperienza più emozionante della mia vita.

Sulla falsariga di Manzoni direi: ”Uno il carisma non se lo può dare!”. Al contrario di don Abbondio, Pitanguy di coraggio e di carisma ne aveva tanto. Negli anni ‘60, quando il Brasile era veramente Terzo mondo, grazie a una creatività geniale ha creato una moltitudine di tecniche di chirurgia estetica e in dieci anni è diventato il più famoso chirurgo plastico al mondo. Personalità eclettica, plurilingue, di grande cultura e di amplissime vedute, aveva capito 50 anni prima di tanti altri quanto la nostra branca sia utile e fondamentale nella vita di moltissime persone. Ho lavorato per sei anni nella sua clinica come suo braccio destro: non è stato facile vivere con una personalità così forte.

Come tutti i geni amava avere il consenso. Quando io non ero d’accordo mi guardava in cagnesco e mi rimproverava, ma il giorno dopo mi lasciava eseguire un intervento difficile gratificandomi. Ha creato una scuola di migliaia di chirurghi disseminati in tutte le parti del mondo, ma siamo in pochissimi ad aver lavorato con lui nella sua clinica. Un tempio dove operavamo capi di stato e principesse di tutte le nazionalità. Era talmente convinto dell’importanza della chirurgia estetica che creò un servizio pubblico dove a costi ridicoli chiunque poteva farsi ringiovanire il volto o migliorare la propria estetica. Ciò permetteva a tutti di raggiungere o ritrovare una felicità e ad i suoi allievi di imparare attraverso una grande esposizione ad un vasto numero di operazioni. In nessuna parte del mondo neanche oggi si riesce a fare ciò che lui ha fatto».

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